domenica 15 agosto 2010










«SE LI CONOSCI LI EVITI»
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Forse ci saranno a breve nuove elezioni politiche, la cosa imbarazzante è vedere come nel PD i capi-corrente si passino il boccino infischiandosene di proporre gente nuova in grado di  trasformare il paese o quantomeno di provarci. Ora sembra sia il turno di Chiamparino, poi toccherà alla Bindi e alla Finocchiaro, cosi chiuderanno il giro e ricominceranno da capo. Secondo me un candidato vincente per il centro-sinistra potrebbe essere "Roberto Saviano", è credibile, nuovo, onesto e stimato in modo trasversale dagli italiani, ma visto che i "dieci piccoli indiani" del PD non proporranno certo a Saviano una cosa del genere (Cacciari ha proposto addirittura Casini) invito voi di "Segnalazioni", se vi piace l'idea, a farlo, magari provando ad organizzare con lui un incontro a settembre e vediamo cosa succede... Insomma proviamo a lanciarlo noi un candidato!  VENDOLA? Difficile non cascarci, ma dopo averlo ascoltato provate a domandarvi cosa ha detto e scoprirete il "VUOTO". La sua candidatura purtroppo sta prendendo corpo e credo dipenda da due motivi, il primo è che i dirigenti del PD sono troppo inflazionati, il secondo è l'assenza di nomi nuovi.
Fabrizio Seri  agosto 2010


Sinceramente non penso affatto che Nichi Vendola possa essere il leader della sinistra italiana, un cattolico comunista non può e non deve rappresentare il pensiero di tutti noi lettori di Left e lettori del prof. Massimo Fagioli.
Laicità dello Stato, è questo che aspetto da molto tempo uno Stato che non la possiede è uno Stato fermo che non vede le esigenze di tutti coloro che non sono cattolici, e non mi riferisco solo agli Atei ma anche ai sostenitori di altre religioni.
Non abbiamo bisogno di una sinistra che sia in grado di risolvere solo i problemi materiali, per poi non rendersi conto della realtà umana di ciascuno di noi (in modo particolare dato che stiamo parlando di un cattolico-comunista pretendiamo che non sia annullata-negata la realtà umana delle donne.) Basta con le idee cristiane che “vedono” la donna come sposa fedele e madre affettuosa abbiamo bisogno di donne libere.. dato che “La vita umana è tale per il rapporto oggettuale con i propri simili” (M.Fagioli)
Un saluto a tutti
Valerio 15 agosto 2010


Vendola è un tipo da non perder d'occhio, sa fare alleanze, è seduttivo e subdolo.
Il lavoro che ha fatto come amministratore in Puglia non è certo da buttar via, perciò si può spacciare e proporre come Amministratore d'Italia. Il suo eloquio con affabulazioni può insinuare l'idea di un modo di essere vicino al "popolo" e di avere pensieri aggreganti. Come ha affossato Rifondazione può riuscire, se davvero andrà avanti la sua candidatura, a far sparire la sinistra. E' importante, quindi, denunciare il suo vero pensiero.
Bravo "segnalazioni"
Anna Guerzoni, 10 agosto 2010



Amo molto LEFT, ma questa volta vi scrivo per protestare.
Come è obbligatorio fare fra amici sinceri  quando è necessario.
Come è possibile in un settimanale che si è sempre distinto per la sua più piena laicità, nel suo taglio complessivo, con la collaborazione continua di Massimo Fagioli, quella di Adriano Prosperi, e tanti articoli della direttrice editoriale, Ilaria Bonaccorsi, e quelli di Federico Tulli e di altri giornalisti e collaboratori, scrivere tante pagine su Vendola, nel numero 30 uscito il  27 luglio, senza MAI RAMMENTARE il suo cattolicesimo dichiarato e ostentato e la sua passione, perversa, per Paolo di Tarso, il San Paolo noto odiatore delle donne? Una informazione non data è una informazione occultata: ci spiegate il perché di questo silenzio? Non ci avete abituato così!
Con stima e affetto
Guido, 4 agosto 2010


Bertinotti e Vendola, Vendola e Bertinotti. Con una comune passione per Paolo di Tarso di cui discutono insieme fino a notte tarda. Ma facciamoci una riflessione su questo signore perchè se è vero che dicendo “Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto” (Romani 7, 15) affermò l’esistenza di una dimensione interna più forte della volontà, ecco che immediatamente aggiunse “Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me” (Rm 7, 20): andando a proporre quel peccato di Adamo, trascurato dalle scritture giudaiche per quasi mille anni, tanto utile a sostenere, specularmente, l’uomo nuovo, il Salvatore. Il peccato che “abita in me”, nell’essere umano, è il peccato originale, dogma indiscutibile della cristianità da duemila anni. L’essere umano è marcio dentro, per la sua stessa natura originaria e immodificabile. Questo credono i cattolici (anche, presumibilmente, quelli che si definiscono catto-comunisti). In particolare quelli devoti a Paolo di Tarso. Io non penso proprio che si possa affermare il “marcio dentro” con cui si può andare solo, prima o poi, a inginocchiarsi davanti al niente chiedendo di essere redenti e, nello stesso tempo, definirsi progressisti "di sinistra".
Fabio Della Pergola, 7 aprile 2010


Può un personaggio come Niki Vendola, che si dichiara cattolico e comunista, che difende la pedofilia, (intervista a Repubblica del 19/3/85) presentarsi come immagine della sinistra e proporre qualcosa di nuovo? Mi viene di pensare che è un film già visto (leggi compromesso storico, Veltroni con Rutelli), che si tratta di un falso ideologico ad uso e consumo di un’area non ben definita che si colloca a sinistra, ma con idee confuse. Un‘area delusa dalla politica istituzionale, confusa da una certa cosiddetta sinistra che invece di proporre idee nuove aggreganti, ripropone cose vecchie e stantie.
Può un Niki Vendola, praticante una religione all'’interno della quale non c’è libertà di pensiero né democrazia, dove da sempre si consumano delitti nei confronti dell’infanzia, rappresentare il nuovo nella sinistra?
Impossibile pensare al nuovo senza prendere atto che il crollo del comunismo ha significato la sconfitta di chi credeva che bastasse occuparsi dei problemi materiali per raggiungere la felicità e il benessere; di chi pensava che si potesse fare la rivoluzione lasciando a casa le donne a fare figli; di chi vedeva la libertà e l’uguaglianza scisse dall’identità.
L’esperienza acquisita nel corso di questi anni mi fa dire che alla sinistra manca una teoria nuova, indispensabile dopo l’89; da allora è cambiato solo il nome dei partiti, ma gli uomini erano e sono gli stessi, a cominciare da Vendola, che negli anni Ottanta, oltre a difendere i pedofili era all'’interno del Partito Comunista come giovane promessa aspirante-dirigente.
Si tratta ora (o mai più) di avere coraggio, di rischiare l’osso del collo, di riscrivere un programma di cose di sinistra, breve, conciso, chiaro su punti non negoziabili: difesa dalla Costituzione, assistenza sanitaria per tutti, laicità dalla scuola e dell’istruzione, valore del lavoro, diritti civili per italiani e non, buon governo degli onesti, disarmo finalizzato alla pace, salvaguardia dell’ambiente.
Tutto questo per difendere, valorizzare, realizzare la convivenza democratica in un Paese come il nostro, culla della civiltà, nel quale nonostante il Vaticano e i Papi, sono nati e vissuti uomini che hanno cambiato il corso della storia (Dante Alighieri, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Caravaggio, Leonardo da Vinci, Luigi Pirandello…)
Si tratta di fare una vera rivoluzione del pensiero, fondata su valori etici, buttando dalla finestra i falsi dogmi e le vecchie ideologie (liberismo e comunismo), quei valori, all'interno dei quali ci sono a pieno titolo gli esseri umani, la loro realtà, la storia e la loro realizzazione.
Al centro di tutto, donne e uomini uguali e diversi, con la forza, l’intelligenza, la fantasia, gli affetti, la voglia di crescere per costruire un Paese migliore, che dia una speranza alle generazioni future, un nuovo “Rinascimento”, questa volta senza principi né papi.
Una rinascita del pensiero che sappia travalicare le colonne d’Ercole del “credere”, capace di pensare e immaginare una ricerca da sempre ritenuta impossibile sugli esseri umani e su cosa fare affinché si realizzino, senza scannarsi l’un l’altro, separandosi definitivamente dall’idea che su questa terra siamo solo di passaggio.
Renato Cirodano, agosto 2010


(...) la religione va bene privatamente ma non si puo' portare in politica perche' il principio basilare della politica e' che sia laica. Quindi ad un tipo cosi' "concio" non possiamo affidargli la guida della sinistra che va affidata ad una persona sana e laica.
Poi tutti quelli di rif.comunista (Bertinotti compreso) non hanno ancora capito che non basta soddisfare i bisogni materiali per stare bene (bisogna andare oltre Marx) ma che vanno soddisfatte anche le esigenze della realta' umana. Chi annulla la realta' umana rimane fermo al palo e si trova sempre nella coazione a ripetere, non nascera' mai nulla di nuovo. Dalla razionalita' non nasce assolutamente niente (sono 3000 anni che la storia si ripete sempre uguale) l'unica nostra speranza e' investire sulla identita' umana.
Ciao a tutti
Cristina, agosto 2010